mercoledì 30 giugno 2010

Giugno 2010


Anche giugno risulta inficiato da uno stop di quasi due settimane che ha compromesso leggermente i miei obiettivi del mese.
Tuttavia la notizia più importante che contraddistingue questo periodo è l'iscirizione alla Maratona del Garda. Ormai mi sono compromesso in maniera definitiva!
Un'altra novità che di questo mese, strettamente legata alla mia impossibilità di correre, è che  ho preso, dopo tantissimo tempo, la mia MTB, per delle passeggiate. La cosa mi è piaciuta molto, tanto che anche ora che ho ricominciato a correre regolarmente, cerco, nel limite del possibile di non farmi mancare una uscita a settimana con la bici.

Ma veniamo ai numeri:
  • Km percorsi: 99 (vergogna, neanche cento...)
  • numero di uscite: 11
  • partecipazione a gare: 0
  • numero massimo di allenamenti in giorni consecutivi: 3
  • numero massimo di allenamenti settimanale: 5
  • peso corporeo: 67,4
Il trand quindi si ristabilizza. Devo nuovamente ricominciare, questa volta però non ho perso tanto durante la mia pausa. I miei obiettivi per questo periodo sono quelli di macinare chilometri, non curandomi molto della velocità. Devo cominciare ad aumentare la lunghezza delle uscite, altrimenti i 42,195 Km il 10 ottobre li vedrò con il binocolo...

Un lungo week end pugliese

Come ogni volta che abbiamo qualche giorno di libertà, io con la mia famiglia, montiamo in macchina e via, direzione Puglia, per andare a trovare i 'nonni'. Per i bambini è sempre una festa, per me un'occasione per grandi  abbuffate....


Dopo la difficile, come sempre, ripresa post infiammo alla caviglia, quello che ci voleva erano delle corse in posti stimolanti, che mi permettessero di aumentare con piacere le prestazioni. Ed in effetti, cosa di meglio che correre nei posti in cui sono stato? Roca e San Pietro in Bevagna sono due posti di villeggiatura incantevoli, il secondo, in particolare, è il posto in cui, da sempre, passo le mie vacanze e ci sono legato in maniera morbosa. Roca, invece, per me è relativamente nuova, è la San Pietro per mia moglie, dove anche lei da piccola passava i mesi estivi.

Così, come preludio per gli allenamenti estivi, che saranno (si spera...) intensi, fra lunghissimi e ripetute lunghe, ho fatto un po' di uscite in entrambi i posti. A Roca sono uscito con un vecchio amico, con il quale correvo l'anno scorso, quando ero ancora alla prime armi, e mi dava una pista. Quest'anno, è ridotto un po male... fa le camminate veloci. E allora siamo andati di camminata veloce, ma che sofferenza: tanto che alla fine, gli ultimi due chilometri l'ho convinto e ci siamo messi a fare una bella corsetta allegra. Ho così scoperto un bel percorso che sicuramente tornerà comodo tra un mese e mezzo!!

Passati invece sullo Jonio, dopo mesi di inutili tentativi, finalmente sono riuscito ad organizzare un'uscita con mia moglie (qui a Roma a chi li lasciamo i ragazzini? In Puglia ci sono i nonni...). Anche qui però, un'altra seduta di comminata veloce. Ho provato ad incitare mia moglie, ma per ora vuole solo camminare velocemente (e neanche tanto velocemente...). Io, non le do ansia e la assecondo: magari un giorno...

Ma finalmente, dulcis in fundo, l'ultimo pomeriggio, prima della partenza, ritaglio per me un'ora e mezza di corsa lunga lenta. Tredici chilometri tutti in riva al mare (sempre sull'asfalto, intendiamoci..) che sono stati una vera libidine. Unico inconveniente: nessuna fontana lungo il tragitto, ma già mi sono organizzato per le prossime volte...

Di ritorno a Roma, oggi, era prevista la prima seduta di ripetute post infiammo. Le ripetute erano così organizzate:

  • Riscaldamento
  • 8x500 a 4'50" (mi sono concesso una licenza poetica e le ho arrotondate a 5'00") con recupero di 3' 
  • 1 Km a 5'40" (l'ipotetico ritmo maratona)
  • 2 Km a 5'15"
Partito timidamente, con poche speranze di successo, è stato per me un vero trionfo. Ho subito capito che i 4'50" per ora ancora non ci sono e mi sono accontentato dei 5'00" che sono stati però tutti precisi. Ma la parte che più mi ha entusiasmato sono stati gli ultimi due chilometri, corsi a 5'14" per i quali proprio non avevo speranze.



Siamo sempre messi male, tuttavia, non tanto male quanto temevo. In particolare le gambe riescono a tenere un bel po' di chilometri ed il test di domenica prossima (21 chilometri) dovrebbe darmi la conferma che posso ancora contare su di loro. Quello che va sicuramente migliorato è la velocità, ma ancor di più la testa, che si arrende molto presto. Ma per questo, i lavori che dovrei fare da qui ai prossimi mesi, dovrebbero aiutarmi, sempre con l'obiettivo di arrivare a Garda con l'ambizione di passare il traguardo con un sorriso, indipendentemente dal tempo che ci metterò.

giovedì 24 giugno 2010

Alla scoperta del parco di Aguzzano

Ieri ho ricominciato a correre dopo una sosta di due settimane. Partito sicuro di poter facilmente ripetere i ritmi che avevo prima della sosta forzata, ho via via capito che in realtà i tempi di ripresa saranno più lunghi, ma Garda incombe sempre di più...

Per via del mal tempo, per qualche giorno ho allungato la mia convalescenza alla caviglia, ma ieri, con una giornata perfetta per la corsa, e il parco di Aguzzano tutto da scoprire, sono uscito con l'intento di percorrere un numero di chilometri significativo. Pensavo di poter riprendere esattamente da dove avevo lasciato due settimane prima e per i primi chilometri c'ho anche creduto, andando con tranquillità e riuscendo comunque a tenere un ritmo intorno ai 5'40" per chilometro. Tuttavia, man mano che i chilometri aumentavano, anche il tempo aumentava gradualmente. Alla fine ho percorso dieci chilometri, con una media di 5'55" per chilometro. Deluso per il tempo, ma contento comunque per essere riuscito a percorrere nuovamente i dieci chilometri.

Oggi avrei voluto bissare, ma una serie di inconvenienti, non ultimo il mio compleanno, mi hanno impedito di cercare di migliorarmi. Cercherò di farlo domani.

Era la prima volta che correvo nel parco di Aguzzano. Un parco molto vasto, con sentieri abbastanza intricati. Non sono abituato a correre nello sterrato e devo dire che mi trovo molto più a mio agio sull'asfalto. In particolare, molti tratti di questi sentieri erano abbastanza rovinati e quindi più di qualche volta ho rischiato di prendere una storta. Resta comunque il fatto che correre nella natura, fra gli alberi e gli uccelli che cinguettano è una sensazione impagabile, anche se, come nel mio caso, si sta ricominciando a correre e si fa una gran fatica!

Per tutta la corsa, comunque, la caviglia non è stata muta, tutt'altro. Era li che si faceva notare, con un dolorino per nulla fastidioso, ma presente. Io però non mi sono fermato, ho proseguito, senza chiaramente forzare. Di ritorno, ghiaccio a go go e la notte a nanna con la cavigliera. Oggi e in particolare adesso, sto decisamente bene, anzi, direi meglio. Incrociamo le dita e speriamo di riuscire domani a correre nuovamente.



Mi aspetta un week end in viaggio: approfittando del ponte di San Pietro e Paolo, si torna in Puglia, per far stare un po' i piccoli con i nonni. Cercherò domenica di correre vicino al mar Jonio, allungando un po'. Garda si avvicina, e comincia a farmi un po' paura...

Garmin connect - Dettagli allenamento del 23 giugno 2010 - 10 Km

venerdì 18 giugno 2010

Lenta ripartenza

Come i treni del Far West, che ripartivano con esasperante lentezza, anche io, ieri e oggi, alle prese con la mia ripartenza. Lenta si, ma sempre correndo, e questo è l'importante...

Come da piano, anzi no, con un giorno di ritardo per ulteriore sicurezza, ieri ho ricominciato a correre. Scarpette con annessa cavigliere e tenuta tecnica, ma non troppo, mi sono messo a correre. Come mi capita ogni volta che riparto dopo un infiammo o un dolore, i primi passi sono molto cauti: resto ad ascoltare la parte dolorante e vedo se effettivamente è ritornata come prima, o comunque quasi come prima.

Effettivamente un piccolo fastidio ancora lo avvertivo, ma nulla di preoccupante. Il primo chilometro fila via liscio come l'olio e poco dopo, trovandomi davanti ad una salita piuttosto ripida (quella che solitamente uso per gli sprint in salita), preferisco non sforzare e la faccio al passo. Dopodiché riprendo la corsa, ma molto presto la devo nuovamente fermare: un dolore alla caviglia comincia a farsi sentire. Cammino per qualche metro e poi ritorno a correre, dopo un po' nuovamente il dolore. Allora, pensando che potesse essere la cavigliera che stringeva, allargo leggermente le scarpe e riparto con la corsa. Questa volta va un po' meglio, ma poco dopo di nuovo il fastidio e allora decido tranquillamente di fermarmi per quel giorno. Porto a casa 15 minuti di corsa e meno di 3 km percorsi. Come prima giornata è un po' deludente, ma la cosa che più mi importa è poi la caviglia non ricominci a darmi fastidio la mattina subito dopo alzato.



Stamattina mi alzo senza alcun problema: EUREKA! Sono contento, oggi potrò allungare un po' (senza cavigliera questa volta...)

Anche oggi monto le mie Mizuno, canotta trovata nel pacco gara della Appia Run e via in strada a correre. Questa volta va molto meglio rispetto a ieri. Il dolore non si sente. Comincio a correre sempre molto lentamente, cercando di incrementare via via la velocità così inanello 3 chilometri in progressione. Verso la metà del quarto, incontro per strada un mio amico che proprio in questi giorni sta cominciando a correre. Mi affianco e cominciamo a correre insieme. Mi fa piacere correre in compagnia e soprattutto cercare di incoraggiare e supportare il mio amico. Chiaramente la progressione va a farsi benedire, ma poco importa: d'altra parte oggi sto solo rodando bene la mia caviglia, non è assolutamente importante fare il tempo.

Corro così insieme a questo mio amico per altri tre chilometri per un totale di 42 minuti, il mio amico riesce ad allungare (lui dice che correre in copagnia è molto più facile...) e arriva a 24' di corsa. Il dolore non si sente e le sensazioni sono buone e alla fine mi sento fresco come una rosa.

Ora la caviglia la rinfresco con una 20a di minuti di ghiaccio e domenica si allunga fino a 10 km (senza amico!!)




martedì 15 giugno 2010

Notte prima dell'esame


Domani, se tutto va bene, ricomincio a correre. Ormai la caviglia non mi fa più male, neanche al mattino, per cui una trentina di minuti di corsetta me li posso dedicare, spero...

Oggi, dal mio balcone, vedevo piovere. E sotto la pioggia son passati più di qualche runner. Che invidia... vedevo la mia caviglia e la odiavo in quel momento, ma poi ho pensato che tutto sommato sembra praticamente guarita e domani ...

Sarà come fare un esame, e d'altra parte, nella vita, gli esami non finiscono mai, per cui domani proverò a correre, senza forzare, e calzando l'ormai inseparabile Yogi's cavigliera. Voglio vedere come va, in particolare voglio vedere se avverto qualche fastidio il mattino successivo. Se tutto andrà bene, come spero, incrementerò di 10 minuti e poi ci si rimette in carreggiata con la tabella per Garda, anche se già domenica il lungo da 21 chilometri forse è un po' esagerato.

Comunque se tutto va bene, avrò così perso, oltre alla settimana di scarico, meno di una settimana effettiva di allenamento. Meno di così non si può proprio sperare.

Ma orami la testa è tutta a dopodomani mattina: ai primi passi dopo il sonno; da qui dipende il voto d'esame!!

domenica 13 giugno 2010

Passeggiando in bicicletta

Oggi è una settimana che non corro. Messa la cavigliera di Yogi (vabbe', non proprio quella consigliata dal nostro, ma la classica dottor Gibaud), ho preso la mia bici, tolto la polvere accumulata ormai da anni e mi son fatto un giretto, scoprendo un vero e proprio un tesoro...

Il bello di Roma è che giri un angolo e ti trovi in un parco. Rispetto a città come Milano, Roma è molto più ricca di verde, per fortuna, magari molto più trasandato, ma di alberi in città, ce ne sono veramente tanti.

Quello che non mi andava giù era che non ci fosse un parco vicino casa, raggiungibile di corsa, per cui mi limitavo a correre vicino casa. In realtà, passando sulla Nomentana, all'altezza vi viale Kant, avevo notato un'area verde, che poi ho scoperto chiamarsi parco di Aguzzano, abbastanza grande, ma pensavo fosse difficile da raggiungere a piedi.

Ieri, invece, parlando con un amico, mi dice che è possibile raggiungere questo parco con estrema facilità: esiste una scorciatoia!!
Così oggi, stanco di questo ennesimo stop che mi tiene fermo, ho preso la bicicletta e sono andato in avanscoparta. Ho subito trovato la zona indicatami dal mio amico, a poco più di un chilometro da casa!! Questa zona è caratterizzata da una stradina decisamente malmessa, ma che mi ha fatto accedere ad un'area grandissima, ricca di sentieri che si intersecano, parte sotto il sole cocente e parte sotto dei bei viali alberati. Insomma, un posto ideale per correre; ed infatti di corridori ce n'erano più d'uno; quasi tutti rigorosamente a torso nudo per il gran caldo. Non vedo l'ora di provarlo anche io.

Tornato a casa, a parte la felicità di aver trovato il posto, mi sentivo la caviglia molto meno fastidiosa. Non so per quale dei mille motivi possibili (cavigliera, passeggiata con la bici, ghiaccio ecc.), ma per ora sta meglio.


Garmin connect - Dettagli giro in bici 13 giugno 2010 - 13 Km

venerdì 11 giugno 2010

Aggiornamento veloce

Dopo qualche giorno di inaccessibilità al mio blog (decisamente mi è mancato non accederci), riesco a scrivere due righe solo per dire che la caviglia destra mi da ancora fastidio. Ho fermato gli allenamenti dopo l'esperimento di domenica. Per fortuna la tabella prevedeva la settimana di scarico: più scarico di così... Sicuramente non riuscirò ad esserci alla Formula Run Cup e un po' me ne dispiace, soprattutto perchè passava proprio sotto la finestra dell'ufficio e penso che nei momenti critici del lavoro, guardare fuori la finestra e ricordarsi la corsa mi avrebbe aiutato... Vabbè così è la vita!!

Ieri sono stato dal mio medico. Mi ha confermato che non è niente di grave. Un po' di crema anti-infiammatoria ancora per qualche giorno e ghiaccio, e io aggiungo tanta pazienza, sperando di essere ancora in tempo a continuare gli allenamenti per la mia prima maratona: certo che non comincia nel migliore dei modi. D'altra parte se fosse semplice....

lunedì 7 giugno 2010

Pensavo fosse guarito e invece...

E invece stamattina, di nuovo, il fastidio si è fatto sentire alla caviglia destra. Ora sto decisamente meglio, ma sempre come a domenica prima di uscire a correre. Unica consolazione, siamo entrati in settimana di scarico...

Dopo che per qualche giorno, al mattino, avvertivo un fastidio alla caviglia destra, ho deciso bene di fermarmi per qualche giorno e di non correre. La cosa ha dato i suoi frutti ed in effetti domenica ero nuovo di zecca (o forse è meglio dire 'pensavo di essere nuovo di zecca'...). La tabella indicava un lungo da venti chilometri, ma come ripartenza mi sembrava veramente esagerato. Così ho optato per farmi una corsetta senza pretese, giusto per non perdere tono.

Sono partito verso le 6.00 del pomeriggio, in modo da non beccare tutto il caldo possibile, eppure specialmente all'inizio, ho sudato tantissimo. Per rendere la corsa più interessante, ho pensato di esplorare un percorso completamente nuovo, che in parte mi è anche piaciuto. Abbastanza duro, pieno di saliscendi. Piccola nota di colore: durante il percorso ho fatto una sosta per salutare la mia famiglia che era andata ad una (famigerata) festa di compleanno ad un parco divertimenti. Tutto sudato, in mezzo agli invitati, sembravo veramente un marziano. I figli hanno comunque gradito!

Fatto sta che ho terminato la mia corsa tranquilla di 10 Km in poco meno di un'ora (57' 40"), ho fatto un po' di corsa defaticante e appena arrivato a casa, subito dopo la doccia, ho messo del ghiaccio sulla caviglia. Non è servito a molto, infatti stamattina avevo di nuovo il fastidio. Allora ho ricominciato stamattina con la crema anti-infiammatoria, che metterò anche stanotte e tutto domani.

Come anche la settimana scorsa, oggi durante il giorno sono stato bene e in particolare adesso non avverto quasi alcun fastidio; solo una lieve fitta quando piego al massimo il piede.


Un dubbio amletico ora mi viene: come capire quando poter ricominicare a correre? Domenica c'è pure la Formula Run Cup che passa da sotto al mio ufficio e volevo proprio parteciparci, mannaggia!!!

sabato 5 giugno 2010

Pausa di precauzione


Mannaggia, come al solito, quando più mi sento costruttivo, arriva il doloretto che mi deve far fermare. Questa volta però spero sia più breve...

Durante tutta questa settimana ho avvertito, in particolar modo alla mattina appena sveglio, un fastidio alla caviglia destra, forse postumo dei 17 chilometri corsi domenica. I primi passi al mattino erano abbastanza fastidiosi, quasi zoppicanti. La cosa strana è che nel giro di pochi minuti, poi questo fastidio quasi scompariva. Infatti, come da tabella, ho svolto i miei allenamenti sia il martedì che il giovedì, portando a casa due ottimi risultati che descriverò in fondo.

Fatto sta che anche se durante il giorno il dolore al piede era silente e durante le corse non avevo alcun fastidio, ritornava vivo ogni mattino. Così ieri ho deciso di cominciare a mettermi il ghiaccio e una crema anti-infiammatoria, anche se non avvertivo un vero dolore, ma in via preventiva. Ieri era previsto un 12 Km a ritmo variabile, che avevo un gran voglia di fare, ma ho preferito saltarlo. Così ho riposato venerdì, riposerò oggi e probabilmente il lungo di domani o lo farò in serata, oppure lo sposterò alla prossima settimana, che è di scarico. In questo caso però dovrei dire addio alla Formula Run Cup che pensavo di correre domenica 13 giugno. Comunque stamattina mi sentivo già molto meglio e oggi sto veramente bene. Deciderò domani mattina al risveglio, in considerazione di quello che mi dirà il mio piede. Speriamo bene.

Martedì: 11 Km a velocità variabile.

Previsti 11 Km in totale: i primi 9 a 5'40" e gli ultimi due a 5'30". Sono andato a correre a Caracalla, posto ideale, in pista, dove non ci sono saliscendi che potrebbero falsare le misurazioni. Mi sentivo veramente bene e avevo voglia di correrli tutti gli 11 Km, per cui sono filati abbastanza bene. Non ho avuto particolari problemi. Mi sono solo dovuto fermare un paio di volte per idratarmi, dato che il gran caldo non perdona durante l'ora di pranzo. Gli ultimi due chilometri, visto che mi sentivo le gambe apposto, li ho fatto un po' più veloci, a 5'20" che per me è un grandissimo risultato. Sono tornato a lavoro contento dell'allenamento!

Garmin connect - Dettagli allenamento del 1 giugno 2010 - 11 Km


Giovedì: 6x500 + 2x1000.

Questo allenamento era particolarmente complesso e duro. Era così distribuito:
  • Riscaldamento
  • 6x500 in 2'25" con recupero 3' a 6' per chilometro
  • 1 chilometro a 5'40" per recupero
  • 2x1000 a 5'10" con recupero 3' a 6' per chilometro
Era la prima volta che facevo un allenamento così complesso e soprattutto la lunghezza totale (più di 11 Km di ripetute...) mi metteva timore. Ero sicuro di non riuscirci. Sono partito per il riscaldamento e mi sentivo stanco, quasi non avevo forza di correre. Ho finito il riscaldamento e son partito per la prima ripetuta con la quasi sicurezza che non sarei arrivato alla fine. Ed invece non solo l'ho finito e decisamente nei tempi (forse dovrei forzare un po' più sui recuperi, fatti sopra i 6'30"), ma se il 2x1000 fosse stato un 3x1000, lo avrei ultimato ugualmente. Ogni volta che avevo qualche problema, che mi sentivo di rallentare, mi dicevo: "Mi sto preparando per una maratona, questo è solo l'antipasto. Zitto e corri" (ricordando una frase del mitico FatDaddy). Questa volta sono arrivato al lavoro raggiante!!!

Garmin connect - Dettagli allenamento del 3 giugno 2010 - 6x500+2x1000