martedì 30 novembre 2010

Novembre 2010

Novembre è stato un mese di transizione. Dopo un Ottobre ricco delle soddisfazioni della maratona, ma in cui ho anche commesso l'errore di fermarmi troppo, prima di rimettermi a correre, questi primi giorni d'autunno hanno visto una serie di delusioni cocenti nelle due gare da me corse, dove, in particolare nella mezza di Cisterna, ho dato proprio il peggio di me. Questo tuttavia, spero mi sia servito da sprono per ricominciare come si deve, in vista dei nuovi impegni del prossimo anno.
Ma veniamo ai numeri:
  • Km percorsi: 138
  • numero di uscite: 15
  • passo medio: 5'56"
  • distanza media: 9 Km
  • tempo medio: 54'
  • gare: 2
  • peso corporeo: 68,8
Gran parte di questi valori risultano decisamente bassi. Una caratteristica di questi allenamenti è la lunghezza media che si è ridotta notevolmente. Questo dipende essenzialmente dal fatto che, correndo spesso durante la pausa pranzo, non ho la possibilità di correre a lungo, tuttavia rimane sempre la migliore soluzione in quanto non ruba tempo alla famiglia e comunque sfrutta le ore più caldi e performanti della giornata. Sono convinto che dovendo correre di sera (la mattina proprio non riesco d'inverno...) molto spesso potrei preferire rimanere a casa...

giovedì 25 novembre 2010

Addio maratonina delle terre pontine...

Quando il capo famiglia chiama... il runner deve rispondere... 

Domenica avevo messo in calendario la gara a Borgo Montello (Maratonina delle terre pontine), ma bisogna andare con la famiglia in Abruzzo per un giretto in montagna, in un paesino chiamato Colli di Montebove. Ultimo week end possibile, perchè poi diventava logisticamente impossibile. E allora addio gara nelle terre pontine.

Già pregustavo i kiwi... manaccia!! A parte gli scherzi, dopo aver saltato il tiburtino, salto anche questa maratonina, la cosa mi dispiace molto!!

Unica consolazione, andiamo a trovare degli amici che cucinano bene ed abbondante, quindi l'abbuffata è assicurata.
 

martedì 23 novembre 2010

La prova dei 7'

Oggi nell'allenamento a Caracalla, mi sono sfiziato nel test dei sette minuti. Correre, cioè, per 7' cercando di coprire la massima distanza possibile. Test effettuato, anche se potevo organizzarmi meglio. Ha confermato i miei ritmi...

Al 18° minuto di riscaldamento sono partito, correndo su ritmi ben al di sotto dei miei soliti. Sono riuscito a tenere per un certo periodo di tempo questo passo. Fatto sta che mentre correvo, non so come, ho cominciato a pensare che la fine del test, invece di essere al 25° minuto, fosse al 27°, così ho passato la soglia e mi sono perso il clic sul mio Garmin.

Grazie però alla mia arte ravanatoria, sono comunque riuscito a capire che in quei sette minuti ho corso per 1482 metri. Niente di eccezionale chiaramente. Direttamente dal libro di Pizzolato ecco le velocità da tenere e il mio VO2MAX:
  • LL: 5'45''/6'00''
  • CL:5'35''/5'50''
  • CLS:5'25''/5'40''
  • CM:5'15/5'30''
  • CV:5'00''/5'20''
  • RL:4'45''/5'00''
  • RM:4'40''/4'55''
  • VO2MAX:43,4 
Diciamo che in questi tempi mi ritrovo abbastanza, molto più sulla parte finale dell'intervallo. A questo punto cercherò di avvicinarmi alla parte sinistra e poi, magari, rifare la prova per vedere se è cambiato qualcosa!

Ad maiora 

sabato 20 novembre 2010

Calze BEE1 Riattiva

Una settimana fa mi arrivò a casa, su gentile proposta di Bee1, la casa costruttrice, le calze Riattiva . Lo sponsor ufficiale di questa calza è  Laura Giordano, che le ha scelte per correrci. Dal basso della mia poca esperienza posso dire che trovo queste calze estremamente comode e confortevoli. E in questi giorni di freddo, la calza lunga è utile anche per non sentire il freddo iniziale alle gambe, il che non guasta... 



Ho usato queste calze sia in allenamento e sia in gara, in entrambi i casi, come dicevo, responso assolutamente favorevole. Ero curioso di provare questo tipo di calza che stimola il polpaccio, avendone visti vari tipi, durante le varie competizioni a cui ho partecipato. Come dicevo, ho trovato queste calze molto comode ed avvolgenti, pur notando che, indossandole, avevo un minimo di difficoltà a metterle, essendo molto più strette delle solite. Questa però è la loro peculiarità. La sensazione è quella di comoda libertà. Il piede si trova a suo agio.


Estratto direttamente dal sito della Bee1:

"“Il nome della calza dice un po’ tutto” -  dice Laura Giordano -  “non sono quelle solite, corte, ma sono quelle lunghe sin sotto il ginocchio. Attorno al piede c’è una struttura comoda e traspirante, ma è il resto che fa la differenza, perché avvolge e “stringe” caviglie e polpacci aiutando la circolazione sanguigna. In sostanza spinge un po’ più velocemente il sangue verso il cuore, accelerando, aiutando la circolazione e quindi facilitando ossigenazione e nutrimento delle cellule e quindi dei muscoli.
Questa calza “intelligente”, di nuova generazione nasce da un’ intensa attività di ricerca scientifica, messa a punto per svolgere un’azione costante di compressione graduata lungo la gamba, migliorando il benessere e le performance dell’atleta. Riattivando la circolazione sanguigna, si beneficia di una sensazione di maggiore vitalità che  permette di migliorare il rendimento.
Ecco tutto, per questo si sente meno la fatica durante la corsa, anche se per vincere una maratona o raggiungere comunque un risultato l’unica cosa decisiva restano le nostre gambe, l’allenamento dei mesi precedenti, la voglia di far fatica, di andare oltre… La calza aiuta. Lo fa in gara ma lo fa anche dopo, nella fase di recupero – io la porto sempre – e durante i lunghi trasferimenti, magari i viaggi aerei. Ecco un buon motivo per averle e usarle”.

La calza che indossa Laura Giordano è realizzata secondo la tecnologia LYCRA® Energy ed è testata in laboratorio oltre che sul campo. Al piede garantisce traspirazione e comfort come gli altri modelli Bee1 perché, in percentuali diverse , utilizza la fibra Lenpur® e Dryarn® per mantenere asciutto il piede e assorbire parte delle sollecitazioni meccaniche. Il plus in questo caso è la compressione graduata, la tensione della calza che al piede ed alla caviglia è del 100 per cento e si riduce pian piano da 90 a 85 e sino al 70% nella parte alta del polpaccio, così da aiutare la circolazione del sangue con un’operazione che coadiuva la pressione vascolare. La calza è ideale sia durante lo sforzo fisico sia successivamente, facilita e accelera il recupero da uno sforzo intenso, ma può essere utilizzata anche prima. Il massaggio stimolante generato da questa tecnologia, dona una sensazione di straordinario benessere.

Riattiva risponde parametri richiesti per l’impiego della qualifica del marchio LYCRA® Energy socks, che grazie ad un esclusivo metodo di  lavorazione, permette di ottenere un’azione di compressione mirata nei diversi punti della calza."

mercoledì 17 novembre 2010

Ritorno a Caracalla


Ieri sono finalmente tornato a correre allo Stadio Nando Martellini, noto anche come lo stadio delle terme di Caracalla, durante la pausa pranzo. Come ho sempre detto, questa soluzione mi è congeniale perchè mi permette di correre durante la parte più calda del giorno (che di inverno non è male) e non tolgo tempo alle attività familiari, che sono sempre tante ed importanti... 

Ad aggiungere valore e piacere alla seduta in questione, c'è che sono andato a correre con un mio collega, quindi finalmente in compagnia anche a Caracalla; anche se ad essere sincero, qui, diversamente che vicino casa mia, c'è comunque tanta gente che corre e non ci si sente assolutamente soli. Certo, correre in due, o più, ha anche i suoi lati negativi, ma poter chiacchierare durante il riscaldamento (anche se il mio compagno ha dovuto fare un luuuungo riscaldamento) e cercare di stare dietro a chi ti precede durante le ripetute è veramente un'altra cosa.

Ieri in particolare, ho fatto ripetute sui mille. Anche questa volta mi tirerò dietro i rimproveri di gran parte di voi, per via della non costanza dei tempi ottenuti, ma all'inizio ho cercato di stare al tempo del mio compagno (4'30") che comunque viaggia su altri ritmi, e le ultime due, visto che non era alla mia portata continuare su quei tempi, ho decellerato facendole in 4'52" e 4'49"

Tutto sommato sono contento dell'allenamento, anche perchè venivo da una mezza maratona corsa domenica, un defaticamento corso lunedì (7 Km); quindi il terzo giorno consecutivo di corsa, ma le gambe stavano bene. Per giunta, a dirla tutta, anche oggi avevo le gambe perfettamente in carica, ma ho preferito riposare. A questo punto penso di aver dimostrato che una seduta defaticante il giorno dopo un grosso sforzo, può aiutare a recuperare più in fretta.

lunedì 15 novembre 2010

27° Mezza Maratona di Cisterna

Non avevo particolari aspettative per questa gara. Il mio stato di preparazione è veramente ai minimi termini, in più non ho fatto alcun allenamento specifico per la mezza, tranne una corsa di 14 Km fatta lunedì. La corsa è così, non ti regala niente e ieri non mi ha regalato nulla...

Partito con due amici, facciamo un viaggio abbastanza tranquillo. Remo ci racconta la sua avventura a New York la domenica prima, dove ha chiuso la maratona in 3h41', ottimo tempo. Ma raccontava con entusiasmo di tutta la gente che faceva il tifo sulla strada. A ripensarci, con il senno di poi, è quello che sicuramente è mancato in questa gara. Percorso bello, per carità, nella campagna di Cisterna, ma la corsa finale, fatta tutta in solitaria, è stata sicuramente più dura di quanto sarebbe potuta essere.

Arrivo a Cisterna di Latina, con lo stomaco in trambusto, per via del viaggio in auto, attraverso le curve dei Castelli Romani. Ci inscriviamo alla competizione: mezza maratona, 10€ con un buon pacco gara (fra l'altro una bottiglia di vino). La gara è senza chip, ma chi se ne frega...

Facciamo giusto in tempo a fare il solito pit stop e a portarci sulla linea di partenza e si parte. Siamo circa duecento, veramente pochi e la cosa non mi piace. La cosa buona invece, è che tra i duecento c'è una vecchia conoscenza: Silvia, che vorrebbe chiudere intorno alle due ore. Per me è perfetto, così faremo almeno parte della corsa insieme. Con lei c'è un suo compagno di squadra, un Passatore's man che gli farà da pacer.

Partiamo e ci assestiamo subito su un ritmo comodo, intorno ai 5'40". Mi va benissimo, mi sento bene e la presenza dell'ultramaratoneta mi da una sorta di tranquillità. I chilometri scorrono tranquilli e abbastanza costanti. Il tragitto in realtà non è così piano come lasciavano intendere gli amici, ma pieno di falsi piani.






Siamo al 6° Km, primo ristoro. Visto che so che i miei compagni non faranno la sosta al passo, allungo un centinaio di metri. In questo modo, prendo un bicchiere d'acqua, sorseggiando al passo, mentre mi raggiunge il resto del gruppetto. Così si riparte. Nel frattempo i corridori si sono diradati. Si corre veramante da soli: noi tre e un'altra persona d'avanti di cento metri.

Siamo al nono chilometro, ci immettiamo su una strada più grande, e qui le macchine non vengono fermate. Ci costringono così a correre per un po' di chilometri su una strada aperta, con le macchine che sfrecciano a destra e a sinistra. Ben poco può fare una macchina dei vigili che ogni tanto passa per cercar di fare decelerare le auto. Si rischia la vita, ed io, arrabbiato, urlo verso un vigile: "Chiudere la strada no, eh...."

I chilometri cominciano a farsi sentire. Fino a qui, l'ultra era sempre stato avanti di un paio di metri per trainarci, io e Silvia invece ci facevamo avanti un po' per uno.  Ora però ho meno voglia di allungare. La testa comincia a farsi un po' di paranoie. Tutto l'11° Km lo soffro. Mi dico: come farò ad arrivare così al traguardo. Ma devo tenere duro. E così poco dopo, questa breve crisi, passa e  mi sento decisamente meglio. Vado avanti sempre vicino ai miei compagni, anche se non così sicuro come nel primo tratto.

Intanto arriviamo al ristoro del 15° Km. Anche qui avrei voluto accelerare, ma ormai la benzina stava per finire, allora i miei compagni pian piano cominciano a distanziarsi. Li vedo ancora per tanto tempo, il percorso è abbastanza dritto.

Il crollo arriva dopo il 16° km. Sorpasso un podista che andava al passo e questo mentalmente mi frega. L'idea di poter fare un tratto al passo ha cominciato a farsi strada nella mia testa: ero stanco, con il fiatone e con un tratto in leggera salita. E qui decreto la fine della mia corsa. Comincio ad alternare la corsa e il passo. Il nervoso, la delusione, l'idea di fermare la mia corsa si fa sempre più largo nella mia testa, ma alla fine arrivo al traguardo, colmo di rabbia.

Ma gli ultimi chilometri sono stati veramente lunghi, più lunghi degli ultimi della Maratona del Garda... Ho corso quasi sempre in solitaria, dalla parte opposta della strada correva un vecchietto scalzo, che imitava Abebe Bikila. Durante questi chilometri ho avuto  modo di pensare a tante cose. A ripensare a Paoletto, che alla Mezza di Rieti ci ha lasciati, ma che qui aveva fatto il suo personale sulla mezza e mi dispiace non essere riuscito ad onorarlo appieno. A pensare che forse è il caso di interrompere (per il momento?) le mie gare e dedicarmi esclusivamente agli allenamenti. D'altra parte che senso ha partecipare a delle gare, quando non si è in forma e non si riesce a correre come si vorrebbe?

All'arrivo mi aspettano tutti. Tutti pronti a sfottermi per il mio risultato. Questa volta però, diversamente dalle corse precedenti, in cui arrivavo ultimo, ma avendo dato tutto e essendo arrivato al traguardo soddisfatto, questa volta, dicevo, gli sfottò mi facevano male, perchè sapevo che erano tutti meritati.

Alla fine chiudo la gara in 2h9', mai fatto peggio...

Garmin Connect - Dettagli della mia gara Mezza Maratona di Cisterna 21,1 Km

venerdì 12 novembre 2010

Giornata di buone notizie

Una giornata piena di buone notizie. Sono andato a correre con un amico, evento rarissimo, facendo una sgambata veramente divertente; a Caracalla finalmente hanno riaperto gli spogliatoi; mi sono arrivate le calze Bee1 in prova. Cosa chiedere di più ad una giornata? Essere venerdì, ed è pure venerdì...


Stamattina, portando i miei figli a scuola, mi incontro con un altro papà-amico-runner che mi chiede se stasera avevo in programma di correre. In due secondi ci mettiamo d'accordo e dopo l'ufficio ci vediamo per correre l'ultimo allenamento prima della mezza di Cisterna, dove ci andremo insieme. Max è un runner da un bel po' di anni, con alle spalle svariate maratone e dei personali interessanti. Corre bene, insomma, tutta un'altra storia rispetto a me. Mi aspettavo quindi che oggi mi sarei dovuto spremere e lui in effetti mi ha tirato il collo. Abbiamo corso un po' più di nove chilometri, ma devo dire che, si, mi sono pesati, perchè un po' tirati (anche se gli intertempi non sono poi così eccezionali), ma il problema stasera è stato più di fiato che di gambe: non riuscivo a respirare, sia per il naso completamente colante, sia perchè ero sempre sopra la soglia del respiro tranquillo. Tuttavia mi ha confermato che la via da seguire è quella: ripetute, ripetute e ripetute.

Visto che hanno riaperto gli spogliatoi di Caracalla, queste ripetute già le pregusto, intorno all'anello esterno della sua pista, finalmente!!!


Per concludere, stasera ho provato le calze riattiva della BEE1. Mi hanno mandato un campione da provare. Chiaramente onorato, le ho indossate e da subito mi hanno dato un ottima sensazione di morbidezza e leggerezza. Ho corso pochissimo con queste calze, i soli 9 chilometri di questa sera, ma ho già deciso di portarle alla gara di domenica, proprio perchè mi sembrano molto comode. Durante la corsa, mi davano una sensazione di libertà nelle scarpe. Comunque, un effettivo commento, preferisco darlo dopo la gara, con qualche chilometro in più nelle gambe e qualche sensazione in più.

Per ora chiudo qui.

mercoledì 3 novembre 2010

Ripetute sgangherate, ma assai piacevoli


A molti, giustamente, può sembrare ridicolo, ma per me tornare a correre sotto i 5' per Km, anche se su ripetute corte di 400 metri, è stato un rimettere in moto un motore di un vecchio macinino, completamente ingolfato...

Sto specializzandomi nel portoghese. Non nella lingua, che comunque sarebbe interessante approfondire (ho fatto un esame di spagnolo all'università, con qualche risultato), ma nell'abilità di intrufolarmi in manifestazioni o posti, senza essere completamente in regola.

Così, anticipando il Pasteo pensiero sul pettorale a basso costo, come detto, ho corso la Corsa dei Santi senza pettorale (sarà per contrappasso che ho fatto una gara così schifosa??). Non contento oggi all'ora di pranzo mi presento in uno Stadio di atletica vicino al mio ufficio a Roma, con tanto di tesserino UISP e lettera del Presidente della mia associazione che certificava, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, visto che avevo il tesserino, che facevo parte della grandiosa associazione sportiva: "Sport un progetto per crescere" (ok, il nome non è pensato per noi, ormai cresciuti uomini di quasi mezza età, ma per le nostre figlie che fanno parte della stessa associazione e ci stupiscono con la ginnastica artistica). Insomma, mi presento al direttore di questo stadio, ma lui, cocciuto, mi dice che solo i tesserati FIDAL possono entrare. Io vedo la pista semideserta, la giornata perfetta per correre e gli dico: "Ma possibile che una struttura così deve essere così poco sfruttata?"  e lui: "Ordini dall'alto..." Si, dal Padre eterno...
Comunque nella sua infinita bontà (del direttore...) mi dice che se voglio entrare, lui fa finta di non avermi visto. La cosa mi scoccia assai, perchè non capisco questa ingiusta distinzione tra figli e figliastri, ma per oggi la voglia di correre e tanta e mi fiondo nello spogliatoio. 

Dopo pochi minuti sono già in pista a scaldarmi; con me ci sono in pista solo due altre persone. Comincio le ripetute e come sempre penso che mollerò alla seconda ripetuta, che poi diventa la terza e così via, questa volta fino alla settima.

La qualità di queste ripetute, sicuramente lascia molto a desiderare. Il tempo non è proprio costante, si passa da un minimo di 4'34" per Km (la 4°) ad un massimo di 5'07" (l'ultima, in cui ho dato tutto quello che era rimasto). Il numero di ripetute è esiguo e ancora peggio, il recupero veramente lento, ma quello che mi importa per oggi è che ho lottato per portale a casa e questo è importante per me ora. Le gambe, tornato in ufficio, mi facevano un po' male, ma di un dolore dolce che mi ha fatto tanto piacere.

Si riparte!!

lunedì 1 novembre 2010

Corsa dei Santi... un anno dopo


La aspettavo da quasi un'anno... Era stata la prima gara un anno fa e non vedevo l'ora di misurarmi sui tempi dell'anno scorso. Come è andata? Ho peggiorato il tempo di quasi un minuto e mezzo... Questo la dice lunga sul mio stato di forma...

Comunque poco importa. Questo momento di crisi passerà, anzi forse è stato un bene scontrarmi con tanta evidenza: non posso far altro che risalire!! La cosa importante invece è stato constatare che ogni corsa è sempre un piacevole punto di incontro con amici del running, siano essi Blogtrotter o gente del Running Forum. E' sempre un piacere incontrarvi!! Mi dispiace non essere riuscito ad incontrare MaxRunner, ma la prossima volta organizziamo in maniera più precisa, altrimenti con queste gare romane, da minimo mille podisti, e quando ci si becca...


Comunque arrivo a Piazza San Pietro intorno alle 9.00. Dopo l'incontro con gli amici del Running Forum e le foto di rito, di corsa a cambiarsi d'abito.

Dopo il cambio, fila ai bagni chimici e poi riscaldamento dove ritrovo un bel po' del gruppetto di prima. Si fanno un paio di giri della Piazza San Pietro e poi ci si mette in fila in fondo al gruppone. A memoria, mi sembra che l'anno scorso, forse, eravamo qualcuno in più, comunque anche quest'anno siamo tantissimi.


Si parte e mi sembra di ritornare indietro di un anno, rivedo gli stessi flash dell'anno scorso: la marea di gente su Viale della Conciliazione, la gente in fila sul ponte Vittorio Emanuele II, troppo stretto per contenerci tutti, i turisti che applaudono. E poi, uno alla volta, tanti grandiosi luoghi di Roma. Sfiliamo vicino a Castel Sant'Angelo, il Campidoglio, Teatro Marcello, il Circo Massimo, il Colosseo, San Giovanni, Santa Maria Maggiore, i Fori Imperiali, il Vittoriano per tornare poi nuovamente in piazza San Pietro. Per essere un pò più di una 10 Km, decisamente un gran bel vedere, non dite!!

Io, già al Campidoglio avverto i primi cedimenti. Non so se sarà stato perchè ho donato il sangue venerdì scorso, ma oggi sentivo le gambe proprio vuote, senza smalto. Le gambe completamente scariche le ho avute all'altezza del Colosseo (pensate che eravamo ancora al 5 Km...). Breve sosta al ristoro e poi via in discesa, per poi ritornare a salire verso Santa Maria Maggiore. Per fortuna un po' di discesa fino ai Fori Imperiali, ma la parte più difficile è stata proprio agli ultimi due km. Qui le gambe erano proprio andate. Girare per Viale della Conciliazione è stata proprio una benedizione... E pensare che comunque avevo ancora voglia di fare lo stupido quando vedevo i fotografi, facendo l'aereoplanino o salutando.



Poi, magicamente, gli ultimi 100 metri uno sprint che non capisco (o forse si) e chiudo passando il gonfiabile con un po' di amarezza, dopo un'ora e due minuti di corsa... Riuscirò a peggiorare anche l'anno prossimo?
Oggi la prendo così: una piacevole passeggiata per il centro di Roma, ma da domani, prometto, si fa sul serio!! 

Garmin Connect - Dettagli della mia gara Corsa dei Santi 10,5 Km