martedì 24 gennaio 2012

Corsa di Miguel, con ritorno a casa di corsa - Capitolo secondo

Sta ormai diventando consuetudine. Costruire il primo lunghissimo per la Maratona di Roma a partire dalla Gara di Miguel. L'ho fatto per la prima volta l'anno scorso e l'ho ripetuto volentieri quest'anno. La compagnia, ormai consolidata, è quella dell'anno scorso: Antonella, l'amica del RunningForum, e come piccola variazione rispetto all'anno scorso, il giro in Piazza del Popolo e su, fino al Pincio: non ha prezzo...


Quest'anno è andata anche decisamente meglio rispetto all'anno scorso. Vedendo gli annali su Sport Tracks, leggo 27,77 km in 2:53:02, passo 6:14. Lo scorso anno partivo da ua situazione più critica: corsa più lunga fatta era di 21 Km e poi, onestamente, la forma era decisamente inferiore.


Quest'anno invece ho registrato 28,12 km in 2:39:43 al passo di 5:41, e alla fine ero anche più fresco rispetto all'anno scorso. E chi se lo aspettava... Sono contento sia per aver messo in cascina il primo lunghissimo per Roma, sia per la media. Riuscissi a tenerla per tutta la Gara, sarei felicissimo, ma lo vedremo...

La gara in se (quella di Miguel) l'ho vissuta quasi da spettatore, correvo insieme agli altri quasi 5000, ma non mi sono mai sentito in vera competizione. Solo verso l'ultimo chilometro, abbiamo un po' allungato, chiudendolo in 5'14" che risulterà (giustamente) essere anche il chilometro più veloce. 



La cornice molto bella, i chilometri, a dispetto di quello che dicevano gli organizzatori, sempre qualcosa in più dei 10 indicati e Ponte Milvio sempre molto suggestivo. All'arrivo un'arancia gentilmente offerta dall'organizzazione e via in verso contrario agli altri che arrivavano. Simpatico incitare chi ancora deve tagliare il traguardo, e ce n'erano ancora tanti. Una volta attraversato il nuovo ponte di ferro, abbiamo poi tagliato un po' tutta Roma, per arrivare a destianazione, stanchi, ma molto felici.


Ora tocca alla Tre Comuni, corsa l'anno scorso con una media reverenziale di 6'15". Quest'anno conosco ciò che mi aspetta e quindi potrei morderla più arditamente e io sarei strafelice se riuscissi a chiuderla a (quello che spero riuscirà ad essere il mio) ritmo maratona (5'40", appunto).


mercoledì 18 gennaio 2012

Prove di duathlon

Approfittando della giornata passata a casa, ho dedicato la mattinata allo sport. Ore 10.00 bici da corsa (il freddo era gelido stamattina ed insieme al mio amico Pino abbiamo ritardato un po' l'uscita). Tornato a casa, cambiato le scarpe e tolto la giacca calda da ciclista, sono uscito in strada per farmi una corsa...

Avanzavo due giorni di ferie dal lavoro, due giorni che dovevo prendere a dicembre e che ho spostato a gennaio, per via del super lavoro fatto il mese scorso. Così mi sono organizzato ed oggi sono rimasto a casa. Con una famiglia, solitamente i giorni di ferie si prendono per fare dei servizi, oggi invece non avevo proprio nulla da fare ne qualcuno da accompagnare e così ho dedicato la mattinata a me stesso.

L'appuntamento era inizialmente alle 9.00, ma il freddo degli ultimi giorni e stamattina anche la mancanza di sole ci hanno fatto un po' desistere. Per un po' ho anche pensato di rimanermene a casa, poi, intorno alle 9.30 sono andato da Pino. Alle 10.00 eravamo per strada. Il freddo intenso, ma non eccessivo, si poteva fa'...

Per evitare il traffico, prendiamo Via della Cesarina, una via piuttosto isolata, caratterizzata dalla bella riserva della Marcelliana. Una strada molto ondulata con qualche salita piuttosto impegnativa (specie per me, alle prime armi). Ho qualche problema al cambio, mi si inceppa ed in particolare, al ritorno non riuscirò più a mettere le marce più lente, costringendomi alle salite con cambi non completamente vantaggiosi.




Era orami più di un mese che non uscivamo più, anche perchè ormai le domeniche sono quasi tutte occupate dalle gare, ma avevo voglia di farmi un giro e poi, soprattutto, avevo comprato ai saldi di Dechatlon una nuova giacca invernale per bdc che dovevo assolutamente provare. Le gambe hanno risposto abbastanza bene, anche se poi, per via di alcuni impegni del mio compagno di corsa, abbiamo leggermente accorciato il giro che dai soliti 42, sono diventati poco più di 33.

Tornato a casa, con gambe ancora belle pimpanti, decido di uscire a correre. Erano da poco passate le 12.00, il pranzo solo da scaldare e così via per altri 8 Km fatti in scioltezza, senza alcun obiettivo, solo per correre. A dire il vero, i primi km sono piuttosto impegnativi, li soffro abbastanza, poi i muscoli si scaldano (anche se erano dalle 10.00 che pedalavano..) e allora è andata abbastanza meglio. Alla fine ho chiuso gli ultimi chilometri in leggera progressione.


Certo, però, che il duathlon non si improvvisa... non è certo una mattinata di sport a renderti abile per questa disciplina, ce ne vuole, altrochè...

domenica 15 gennaio 2012

Trofeo Lidense 2012 - Una corsa nel verde

Se non erro, la Lidense è l'unica gara che ho corso per tutte le edizioni, dal 2010, quindi da quando corro. E' una bella gara, gran parte della quale corsa tutta nel parco di Castelfusano, a respirare aria pulita. Quest'anno è andata bene ed ho portato a casa i 15 Km in poco più di 1h17', riuscendo a limare quasi 10 minuti rispetto alla mia prima edizione, e facendo quasi lo stesso tempo dell'anno scorso, che era stata ridotta a 14 Km, causa lavori pubblici. Un buon risultato, anche se chiaramente non mi accontento...

L'arrivo ad Ostia è per tempo. Parcheggio l'auto sul lungomare a due passi dalla partenza e subito ci dirigiamo con Max a ritirare i pettorali. Questa volta abbiamo fatto l'iscrizione di squadra (3 podisti), come quelle serie!! E quindi scegliamo la fila più corta per fortuna, peccato però che li ci dicono che fino a tre iscritti, bisognava comunque ritirare i pettorali alla fila dei singoli... aridanghede... e li la fila era decisamente più lunga. Insomma, facciamo a malapena in tempo a ritirare il pettorale che subito torniamo alla macchina per cambiarci, sicuro di non incrociare nessun blogger, ne tanto meno il cappellino verde che mi aveva promesso un caffè. Ed invece eccoli, lì, tutti e tre insieme (sicuramente già caffettati) e qui scatta automatica una foto ricordo!! Come sempre, anche se fugace, è stato un piacevole incontro, con Yogi, che ormai ritrovo ovunque con il suo inconfondibile cappellino verde, e dopo tanto tempo, anche Franco e Marco Bucci!!!



Dopo un rapido saluto (il caffè sarà per la prossima), subito a cambiarci per fare un brevissimo riscaldamento e si parte!! C'è tantissima gente, quest'anno gli organizzatori hanno fatto il pienone. Si parte sul lungomare, un chilometro circa vicino al Tirreno, cercando di non rallentare troppo la corsa. Il primo chilometro risulterà il più lento, chiuso a 5'26".





La prima parte della gara, comunque, la soffro discretamente. I tibiali cominciano a farmi male verso il 3° chilometro. Lo scarso riscaldamento mi ha fregato anche questa volta. Alla fine vedo come un miraggio il primo ristoro: ne approfitto per fare qualche metro al passo, mentre bevo un po' d'acqua. La sosta mi fa decisamente bene e comincio ad aumentare un po' il ritmo. Passo da un ritmo a 5'15" fino a 5'10", ma soprattutto, come mi aspettavo, sparisce il dolore al tibiale. Questo ritmo mi va benissimo, in previsione dei prossimi allenamenti che mi aspettano.
La corsa corre via benissimo, la prima parte, più critica, è ormai passata e le gambe le sento molto più sveglie. Dopo anche il secondo ristoro, decido di accelerare un po' andando in progressione, fino ad chiudere l'ultimo chilometro come il più veloce, a 5'02". Soddisfatto in tutto, soprattutto per il finale, dove incontro Janco che defatica al contrario (Giancarlo.. non avevo proprio il fiato di salutarti...), bello il fatto che lo speaker chiami tutti gli arrivati per nome e sento poco dopo l'arrivo il nome di Yogi, mi giro ed ecco il solito cappellino, riusciamo così a salutarci nuovamente e poi, dulcis in fundo, una stretta di mano con Giorgio Calcaterra, mi fa molto piacere.

sabato 7 gennaio 2012

Corri per la Befana 2012


La prima classica romana dell'anno: Corri per la Befana. Si corre in parte nel Parco degli Acquedotti con ambientazione molto suggestiva per chi, come me, corre nelle retrovie nel vedere il serpentone multicolore di noi podisti che si articola nei sentieri, ieri, a dire la verità, un po' impantanati...

Quest'anno pur stando a Roma avevo deciso di saltarla, per restare un po' in famiglia e quindi mi ero allenato tutti i giorni a partire da martedì. Giovedì nel pomeriggio, invece, mi sento con il mio amico Massimo 'the President' e alla fine mi faccio convincere (non c'è voluto molto) ad andare con lui ed un altro manipolo di affiliati alla mia A.S. a correre la prima gara del 2012.

In realtà ero stanco e anche la notte, passata non molto serenamente, non era riuscita a farmi recuperare pienamente.

Arrivati a Tuscolana, il solito rito del parcheggio introvabile e via a cambiarci per la foto di gruppo, grazie all'IPhone di Remo.



La gente è sempre tanta in queste manifestazioni e la partenza è la solita bolgia... Parto insieme al mio amico Ennio con l'obiettivo di stare sotto i 50', ma in cuor mio so che sarà dura oggi, ma voglio provarci lo stesso. I primi chilometri passano tranquillamente. Incontro un sacco di gente che in questi due anni abbondanti di running ho imparato a conoscere in tutte le gare fatte. La compagnia di Ennio mi aiuta non poco con le sue chiacchiere ed il suo passo. Passiamo da Cinecittà, Capannelle e l'Appia, con un ritmo intorno ai 5' al Km che riesco a tenere con una tranquillità oramai acquisita (qualche mese fa impensabile). Ma dal 7 km, le gambe, accompagnate dalla testa, cominciano a dar sintomi di stanchezza. Dico al compagno di andare, perchè non volevo zavorrare la sua corsa (riuscirà a chiudere in 48' e spiccioli, soddisfatto) e comincio a tirare in barca i remi.


Sicuramente la mente ha giocato un brutto scherzo, tutto sommato ancora appagata dal risultato della Best Woman e dalla scusa degli allenamenti consecutivi, ma comunque le gambe facevano veramente male e per tante volte ho quasi pensato di abbandonare, facendo qualche tratto al passo. Gli ultimi chilometri sono decisamente deludenti: quando tutti cominciano ad allungare, io freno e mi sorpassano in tanti (ho anche intravisto il cappellino verde di Yogi davanti a me ad un certo punto nel parco).

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Chiudo in 50'30", che razionalizzato a mente fredda, tutto sommato non è un risultato che mi va strettissimo, visto che meno di due mesi fa corsi la Corriamo al Tiburtino 2 secondi più veloce e per me fu allora un risultato eccezionale; ma l'amaro in bocca mi rimane, se solo avessi riposato un giorno in più...


mercoledì 4 gennaio 2012

Un allenamento... insolito.... ma allenante?

 Oggi, causa compagnia di corsa più lenta, ho fatto un allenamento massacrante. Ho corso 12 Km ad un ritmo medio di 6'40" per km (non miglia... Km...), con delle punte in cui il ritmo medio era di 7'. Correre così lentamente è per me molto più faticoso che correre al mio ritmo e per questo, alla fine, quando durante gli ultimi chilometri abbiamo accelerato un po', le mie gambe hanno ringraziato, ma ormai erano completamente imballate... 


Un dubbio mi sorge spontaneo.. ma questi allenamenti, sono allenanti? In fondo, correre sotto sforzo (per me correre così lentamente è appunto uno sforzo) è comunque una forma di allenamento. O no?