lunedì 28 febbraio 2011

Una giornata particolare.


Ecco cosa può succedere in una giornata particolare: riuscire a superare un traguardo posto da tanto tempo, con un risultato che va bel oltre le tue aspettative; e a me ieri è successo: RomaOstia archiviata in 1:55:14, che bello....

Devo ammettere che per questa gara ero un po' in tensione: solitamente non mi interessa molto il risultato finale di una gara; quello che mi interessa è divertirmi e sentirmi bene. Ma ieri era diverso: ieri avevo un obiettivo che mi stava a cuore e fallirlo avrebbe assestato un duro colpo alla mia voglia di correre (ma no... non penso proprio). Era dalla RomaOstia corsa l'anno scorso che rincorrevo l'obiettivo di scendere sotto le due ore nella mezza. L'anno scorso avevo corso in 2:03:40 e migliorare di 3-4 minuti mi avrebbe reso decisamente contento, specie pensando all'ultima mezza corsa a novembre a Cisterna, in cui avevo segnato un deludente 2:09 e rotti. 

Riesco a convincere Max a partire presto da casa, intorno alle 7.30, in modo da essere presente sia al raduno del RunningForum, fissato per le 8.00, sia a quello dei Blogtrotter. Entrambi i raduni erano alla statua del Pomodoro e quindi niente di più facile beccare entrambi, ma al primo arrivo un po' in ritardo, verso le 8.15, ma per fortuna becco ancora qualcuno, dei Blogtrotter invece, neanche l'ombra.. Ma dove vi siete mimetizzati :D!!

Tornando alla gara, visto che mi sono attardato intorno al Pomodoro fino alle 8.50, faccio pochissimo riscaldamento, anzi proprio niente, giusto una corsetta per raggiungere il primo albero libero per fare.. emh... vabbè.. ci siamo capiti, un po' di pipì. Mi fiondo subito in griglia, quest'anno super vigilata. Chiaramente ultima griglia, quella più tapasciona di tutte, dove trovi un po' di tutto. Quest'anno il percorso cambia, quindi c'è l'incognita ingorgo alle varie curve che si sfileranno dentro l'EUR, ma devo dire che non ho avuto il minimo problema: certo, la gente c'era e quindi correre e farsi largo era sempre arduo, ma non più dell'anno scorso.

Dopo un pezzo dalla partenza dei primi, bang, tocca a noi. Passo il tappeto per il rilevamento del chip e faccio partire il mio Garmin. Parto molto tranquillo, cercando di non perdere molto tempo ed energie a zigzagare. Mi godo la partenza, sapendo che la gara è ancora lunga e che, eventualmente, ho tempo per recuperare (pensando però ai 15 secondi che mi dividono dall'1:54, forse avrei fatto bene a zigzagare un po' di più...). Mi entusiasmo alla vista di tutto il fiume di gente che c'è davanti a me. Mi fa sentire sempre parte di un grande evento.

In pochissimi minuti ci troviamo già in Viale Europa. La chiesa dei Santi Pietro e Paolo in fondo con la bella scalinata, ci fa compagnia per tutta la strada, poi giriamo e ci saluta. Intanto a me cominciano a far male i tibiali. Mannaggia al riscaldamento non fatto! Mentalmente comincio a rassicurarmi: "Resisti Marco, si tratta di arrivare al primo ristoro, poi prenderai un po' d'acqua al passo e li riuscirai a far passare il fastidio". Certo che ero ancora al secondo chilometro e l'attesa era ancora lunga.

Nel frattempo ci reimmettiamo sulla Cristoforo Colombo che ci porterà fino ad Ostia, fino al mare. I chilometri cominciano a scorrere, ma non mi sento al massimo, i dolori mi accompagnano e mi fanno correre relativamente piano. Comincio ad avere un po' di timori per il risultato, ma non mi importa, continuo a correre tranquillamente.

Alla fine arriva il primo ristoro, con uno strato di bicchierini di plastica per terra e l'asfalto bagnato. Davanti a me uno rischia di scivolare, tra un bicchiere e l'acqua. Subito mi immedesimo e immagino i suoi pensieri: "cavolo, questa scivolata mi ha fatto perdere concentrazione ed energie utili alla corsa, non ci voleva". Io intanto prendo i miei due bicchierini e sorseggio per qualche metro, mentre un fiume di gente mi sorpassa: "Tanto ve ripijo a tutti!!" mi verrebbe da gridare come Verdone nel film "Un sacco bello", ma lascio perdere.

Dopo il primo ristoro, come immaginavo, il miracolo. I dolori svaniscono ed io comincio a correre più velocemente. Faccio andare le gambe, vedo il GPS che segna 5'10" e non mi impressiono, continuo a correre, mi sento bene e ne approfitto. Sorpasserò 500 persone fino alla fine, correndo in discreta progressione. Probabilmente questa è la prima gara che riesco a chiudere in progressione. La consapevolezza di avere oramai nelle gambe i 21 Km di una mezza maratona è una grande cosa. Rispetto all'anno scorso, dove arrivai stravolto dalla fatica, con gli ultimi km in netto peggioramento, sono cresciuto tantissimo.


Più mi avvicinavo al traguardo, più mi rendevo conto che il risultato lo stavo raggiungendo e una gioia incontenibile invadeva ogni muscolo del mio corpo e partivo... facevo degli sprint incredibili. Per quei 100-200 metri correvo come un matto, mi sentivo una forza incredibile. E così sono arrivato fino al mare: ho ricordato l'emozione che provai l'anno scorso quando vidi la rotatoria. 

Così ho cominciato a correre il 'biscottino', sapendo che il mio obiettivo l'avevo stracciato, un ultimo sprint per vedere se riuscivo a stare sotto i 55, ma non ce l'ho fatta: sarà per la prossima volta!! Grazie RomaOstia!!

Garmin Connect - Dettagli della mia gara RomaOstia Half Marathon

mercoledì 23 febbraio 2011

Delle ripetute sui 3000 e di altre storie

Ormai è un dato di fatto: io le ripetute sui 3000 metri non le digerisco: troppo lunghe, troppo impegnative per la mia mente labile, molto meglio le altre, ad esempio le 1000 a tutta velocità, quelli si che mi piacciano, ma da domani dove le potrò fare?

Domani cambio ufficio. Si domani, il giorno in cui cominciano le distribuzioni dei pettorali e dei pacchi gara della RomaOstia; io che avevo l'ufficio di fronte al Palazzo delle Fontane (nella foto la visuale, niente male, della mia ex finestra), vengo trasferito nei pressi dell'Aurelia. Caxxx che tempismo... Avevo tutto a portata di mano, l'expo della RomaOstia, quello della Maratona di Roma. E invece no, dovrò organizzarmi per fare tutto di fretta.


Altro lato negativo del mio trasferimento è il triste addio (spero arrivederci) al mitico Stadio delle Terme di Caracalla. Dalla nuova sede non avrò la possibilità di andarci. Spero, quanto prima, di riuscire ad organizzarmi per correre comunque. Gli spazi li ci sono, quello che vedo complicato è il farsi la doccia.

Mi dispiace, ma spero, almeno, che questa nuova attività, sia più interessante della prima (i presupposti ci sono..). 

Comunque, per chiudere in bellezza, dopo i 3x3000 di ieri, oggi mi sono sciroppato un'oretta di collinare nei pressi di Caracalla. Avevo cominciato a correre all'interno dello stadio, ma visto che non avevo ripetute da fare, ho deciso di uscire fuori e di fare un pezzo della Vivicittà che tanto mi è piaciuta ad aprile scorso. Salite più o meno impegnative e dolci discese, per un totale di 11 Km ad un ritmo di 5'25" che mi ha lasciato buone sensazioni. 
Le 3x3000 invece, pur avendole portate con grande gioia a casa, si confermano la mia bestia nera. Sono l'allenamento più pesante che mi tocca fare (dopo i lunghissimi, chiaramente), ma s'hanno da fare, e io le faccio :D

Si, ma questa doccia.. come mi organizzo???

domenica 20 febbraio 2011

In attesa di andare ad Ostia


Settimana scarica di chilometri questa. Purtroppo alcuni impegni, febbre dei cucciolotti, insomma, varie valide scuse, e allora a fine settimana registro solo 36 Km. Pochi, ma gli ultimi 16 sono stati decisamente soddisfacenti....

Sarà forse voglia di ricaricare un po' le pile, ma effettivamente questo scarso chilometraggio settimanale non mi pesa più di tanto. Questo specialemente alla luce dell'ultima corsa fatta stamattina. Non avevo proprio voglia di uscire, poi però, visto che anche sabato non ero riuscito a correre, mi sono costretto, sicuro che dopo i primi minuti di corsa, non mi sarei pentito della scelta.

Così è stato. Ho cominciato a correre di gusto quasi da subito, con un buon ritmo, che poi era quello che volevo: correre per un po' di chilometri più veloce di quello che penso di fare alla RomaOstia. Mi sono fermato al 16°, con un parziale al 10° Km di poco sopra i 54'. In realtà una parte del percorso il mio Garmin non l'ha registrato, fermato dopo aver incontrato un amico, non è ripartito subito, me ne sono accorto dopo 4 km: peccato perchè è stata la parte più bella del mio allenamento, quella corsa insieme al mio amico. Infatti lui era alla fine del suo lungo e quindi era stanco per cui, visto che lui va molto più veloce di me, ne ho approfittato per togliermi lo sfizio di trainarlo, una volta tanto :). Che soddisfazione, solo che poi l'ho pagata quando lui ha finito e io ancora stavo a 8 Km... Ho comunque tenuto bene, i chilometri praticamente tutti sotto i 5.30. Mi piacerebbe fare la RomaOstia sotto le 2 ore, vedremo...

Ora rimane la settimana prima della gara. Non farò sconti particolari (se tutto va bene), magari solo il venerdì farò un allenamento leggermente meno intenso, ma non posso anche questa settimana ridurre i chilometri. Intanto in settimana andrò a prendere il pacco gara, visto che lavoro praticamente di fronte al Salone delle Fontane.
 
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mercoledì 16 febbraio 2011

Un nuovo lungo? Ma quando...

Due lunghissimi sono ormai alle spalle, qualcuno dice che già bastano per il 20 Marzo, ma io vorrei correrne un altro da 36; si, ma quando?

Sin da quando ho conosciuto la RomaOstia come gara classica del panorama romano (se non proprio italiano), mi è sempre stato detto che la posizionavano per aiutare chi prepara la maratona di Roma, ma sinceramente, a mio modo di vedere, una data più sbagliata, non potevano proprio trovarla.

Secondo  me, la terza domenica prima della maratona, è quella ideale per correre l'ultimo, più importante, lunghissimo. Peccato che in tale data, da sempre a quanto pare, fanno anche la RomaOstia. Non si può però catalogare questa gara come lunghissimo, visto che è di soli 21 Km.

Chiaramente sono iscritto a questa gara (ho un meraviglioso ricordo della prima volta che l'ho corsa, l'anno scorso).  Tuttavia, se domenica 27 febbraio correrò verso Ostia, quando fare il lunghissimo? La domenica successiva rischia di essere troppo vicina alla Maratona di Roma, quindi lo escluderei. 

Rimane come una alternativa, correre i 36 Km durante la settimana, magari il mercoledì, in modo da recuperare completamente la RomaOstia. Ma posso giocarmi un giorno di ferie per farmi questo mazzo? Mia moglie mi darebbe del matto, giustamente. Ma penso che alla fine andrà a finire così...

Voi cosa fareste? Come la pensate? Ogni suggerimento è ben accetto!!

Intanto ieri, per recuperare le gambe lasciate a Bracciano, mi sono sciroppato un velocissimo 6x1000, tutti sotto i 4'40", con il migliore, l'ultimo, a 4'35". Buonissime sensazioni!!

domenica 13 febbraio 2011

1° Giro del lago di Bracciano



Oggi sono stato al 1° Giro del Lago di Bracciano. Gara ideale per chi sta preparando la Maratona di Roma. Un lunghissimo di 34 Km (anche belli tosti), ma questo mio primo giro, pensandoci un po' a freddo, forse per me sarà anche l'ultimo...

Non voglio cominciare subito con la polemica il post, ma correre per più di 10 Km in mezzo al traffico, con il rischio della vita, durante un gara (fosse in allenamento, uno ci è abituato..), è un po' tosta da accettare, c'è da dire di buono che la gara fino al 21° Km è filata via in maniera eccezionale, l'organizzazione in questo primo tratto è stata eccellente, ma subito dentro Trevignagno è successo il patatrac, le macchine hanno avuto il sopravvento e sul lungomare di Trevignano, per un tratto, ho corso in mezzo a due fiumi di macchine, uno a sinistra e uno a destra: si, correvo proprio sulle strisce che separano le carreggiate, con le macchine di lato, da incubo...

A parte questa brutta parentesi sull'organizzazione, che sicuramente deve migliorare se vuole proseguire il successo riscosso quest'anno (più di 1000 iscritti e 952 arrivati), per quanto riguarda la mia gara sono tutto sommato soddisfatto. Il mio lungo di 34 Km verso la maratona di Roma è in cascina.

La mattinata comincia presto, come quasi sempre da un po' di tempo anche di domenica. Appuntamento sotto casa alle 7.40 con alcuni amici del RunningForum e quindi sveglia alle 6.40. Non avevo l'ansia di ritirare il pettorale, visto che l'avevo ritirato la sera prima prima: per una strana coincidenza, con tutta la famiglia eravamo andati a trovare degli amici ad Anguillara.

Arrivati ad Anguillara perdo una mezzoretta per scegliere cosa indossare per la gara: maglietta maniche lunghe o corte? Alla fine ho scelto la seconda: scelta azzeccata (anche se nel pregara ho un po' sofferto il freddo)!!

9.30 in punto: BANG, si parte. Imposto da subito un ritmo tranquillo. Vedo i pacer dei 6.00 e li tengo dietro, ma a breve distanza. La parte iniziale di ogni gara, quanto meno alla fine del serpentone, è molto bella, si sentono battute, risate, scherzi, che poi, pian piano, con il passare dei Km, si affievoliscono.

Si arriva al 3° Km e già trovo una bella salita spezzagambe dove mi raggiungono prima MaxRunner, piacere averti rivisto (peccato non aver visto gli altri.. ) e poi i pacer dei 6.00. Rimango un po' con loro, tentato dalla voglia di farmi tutta la gara a 6', ma poi decido di provare ad allungare un po' e di tenermeli dietro. La corsa procede tranquilla, tra continui strappi e salitelle, con le relative discese che aiutano a riprendere fiato.

Il 10° Km lo passo poco sopra i 57'. Ormai si è creato un gruppetto di 10-20 corridori che corre alla stessa velocità e mi trovo bene con loro, alcuni chiacchierano e così, aiutato anche dallo scenario in alcuni casi mozzafiato del lago, il tempo passa velocemente. Aspetto con metodica attesa i vari ristori che si susseguono più o meno ogni sei chilometri e approfitto dei 100 metri al passo per bere un po' d'acqua e per riprendere un po' di forze.


Al 17° Km un'altra mazzata: una salita che mi ha fatto tanto ricordare la 3 Comuni, per fortuna alla fine di questa interminabile, ripida salita c'era il ristoro, seguito da un discesone. Arrivo alla mezza sotto il mio tempo record (che fu l'anno scorso alla RomaOstia di 2h03'), a poco più di 2h01'. In realtà poi non ho più fatto caso al tempo, perchè è cominciato il calvario del traffico e lì è cominciata la parte più dura della gara. 

Il gruppetto che si era creato prima, pian piano si sgrana. Alcuni vanno avanti, altri rimangono indietro ed io accendo il mio lettore mp3. Mi fa buona compagnia con i classici anni 70. In una gara così non c'era bisogno di musica veloce, ma mi sono goduto dei psichedelici pezzi dei Pink Floyd, un po' di Genesis e vabbe', anche i Deep Purple: insomma ero in buona compagnia

All'ultimo ristoro, chiedo alla tipa che mi ha riempito il bicchiere dell'acqua se c'erano altri ristori e questa mi fa: "No, non ce ne sono più, dai che mancano 3,5 Km". Ma come, siamo al 29° Km... non può essere, ne mancano al massimo (minimo..) 4,5 Km. Fatto sta che questo tarlo mi accompagna per tutta la parte finale della gara. Da una parte lo sapevo che non poteva finire a 32,5 Km (e neanche lo volevo), dall'altra, visto che oramai la stanchezza c'era tutta, un po' lo speravo e mi calibravo mentalmente a quella distanza. Alla fine sono stati 33,6 Km, con l'ultimo tratto in salita e poi discesona. L'arrivo è stato emozionante.. vi dico solo che su quest'ultima salita, stavo praticamente per fermarmi e farla camminando (tanto so' arrivato.. non vale la pena), ma poi ho messo su la musica di Rocky e qui sono ripartito come se stessi facendo una ripetuta sui 400m. Ultimo Km (quello di 500 m) a 4'50"xKm, per essere l'ultimo davvero un gran bel chilometro: grazie Rocky (e grazie gambe mie!!).



Garmin Connect - Dettagli della mia gara Giro del Lago di Bracciano

lunedì 7 febbraio 2011

Maxiclassifica 2010



Oggi ho comprato l'ultimo numero della rivista Correre. In allegato un opuscolo con la classifica di tutti i maratoneti italiani del 2010 e scopri scopri, ci sono anche io...


In 26830° posizione, ma ci sono: l'importante è esserci...

domenica 6 febbraio 2011

In cammino verso il Colosseo


Settimana senza gare da fare, ne da raccontare. Solo allenamenti. Le cose cominciano a stabilizzarsi. In attesa del responso importantissimo del Giro del Lago di Bracciano, mi godo il mio 5'43", che è il tempo medio a km del lungo fatto sabato (di circa 20 secondi più basso di tutti i lunghi fatti fin'ora...)

Il progetto di questo settimana era quello di infilare, prima della gara al lago di Bracciano di domenica prossima, un altro lungo al massimo di 30 Km, per consolidare quella distanza. Non volevo farlo di domenica, troppo a ridosso dalla gara, ma non potevo farlo neanche durante i giorni feriali: troppo lungo l'impegno. Così l'ho programmato e fatto sabato mattina. Nel frattempo avevo pensato di non rilassarmi comunque in settimana, visto che dopo il lungo e prima della gara al lago, ci voleva sicuramente un buono scarico. 

Così son partito martedì con una batteria di 6x1000 a 4'40" con recupero al passo. I 1000 a 4'40" non è da molto che li corro e per giunta, fin'ora, ne avevo corsi solo al massimo 5 in una seduta di allenamento, quindi riuscire a farne 6 con 4'30" la migliore e 4'40" la peggiore è stato per me una grande soddisfazione. 

Mercoledì, gambe un po' provate per l'impegno precedente, ho fatto una seduta rigenerante: poco più di 8 Km ad una media di 5'24". Buone sensazioni anche in questa corsa, considerando che venivo dal 6x 1000 e soprattutto dalla 3 Comuni. Non ho voluto tirare più di tanto per lasciare alle gambe il tempo di riprendersi per l'impegno in programma il giorno dopo.

Visto che sabato dovevo correre il lungo ed avevo bisogno di almeno un giorno di pausa che lo precedesse, giovedì, mi vedevo costretto e compresso a correre il mio 3° allenamento consecutivo: previsto 3x3000 con recupero (1000 m) attivo. Ero un po' indeciso su questo terzo allenamento. Troppo lavoro per essere il 3° consecutivo, troppo tempo per correrlo in pausa pranzo, fatto sta che, arrivato allo stadio delle Terme di Caracalla, esco il necessario per cambiarmi e scopro che non avevo portato i calzini... ma come!! I calzini... Ho pensato per qualche istante di infischiarmene della pubblica derisione e di andare a correre con i calzini neri del lavoro, andando magari incontro anche ad eventuali vesciche, ma poi mi son detto:"Con che cosa vado in ufficio?" Insomma, alla fine l'allenamento è saltato. Sarà stata una dimenticanza 'freudiana', ma penso che tutto sommato sia stato meglio così.


Dopo, quindi, due giorni di pausa, sabato mattina mi sono dedicato al mio lungo. Una cosa che ancora non riesco a spiegarmi di questo lungo (considerando i tratti di riscaldamento e defaticamento finali, ho corso poco meno di 30 Km), è che ho avuto una velocità media di 5'43" a Km. I lunghi che facevo per Garda,invece, non sono mai andati sotto i 6', e anzi si avvicinavano anche ai 6'20". Quindi da questo lungo ho avuto ottime sensazioni che però non so ancora se mettere a frutto nella gara di Braccianodove pensavo di tenere velocità media sui 6' Km, ma forse potrei osare qualcosa in più e scendere un po'... Quello che invece mi lascia un po' titubante è che dopo il 25° Km ho avuto un lieve calo delle prestazioni. Non un crollo, ma cominciavo a sentirmi stanchino, come diceva Forrest Gump.

Infine, per vedere che strascichi avesse lasciato il lungo, oggi, domenica, mi sono concesso 35 minuti di corsa allegra (media al Km 5'16") e devo dire che le gambe hanno risposto benissimo: quasi 7 Km abbastanza tirati con nessun segno di cedimento.

La prossima settimana, come dicevo, contavo di scaricare leggermente, per godere dell'effetto supercompensazione, come qualcuno mi ha suggerito (grazie Carlo!!!), non prima però di aver recuperato il mio 3x3000...