domenica 11 novembre 2012

Fiumicino Half Marathon 2012


La mezza di Fiumicino è una delle gare che ho corso più spesso (questa era la 3a volta). Fu la mia prima mezza ed è la mezza dove ad oggi resiste il mio personale. Ogni anno diventa sempre più partecipata e quest'anno eravamo più di 2000 alla partenza. Il motivo del successo sta sicuramente nella sua velocità (estremamente piatta, anche abbastanza lineare), anche se quest'anno il meteo ha complicato un pochino le cose...

Si parte presto questa mattina, ma siamo in tre in macchina e le chiacchiere sono sempre un buon rimedio per sedare quel minimo di ansia che ho. Già, perchè diversamente dalla altre gare precedenti fatte a settembre e ottobre, questa volta ho voglia di fare un buon tempo. Stare sotto l'1:50... Sarebbe troppo bello, un altro muro abbattuto.



Parlando con gli amici, decido di provare a stare insieme ai pacer dell'1:50, e quando arriviamo a destinazione e cominciamo a scaldarci, lo speaker, elencando tutti i pace maker della giornata, indica anche i miei dell'1.50. Ottimo, sarò con loro allora!

La mattinata non è particolarmente fredda, ma è ventosissima e molto grigia, carica di nuvole, tanto che dopo il riascaldamento, che dura abbastanza poco, ci mettiamo in griglia e comincia a piovigginare. Poco male, ho il mio cappellino idrorepellente. 

Intanto il colpo di pistola ci fa sobbalzare: la gara è cominciata, devo andare a prendere i miei pacer che sono qualche decina di metri più avanti, ma la calca è veramente tanta (lo dicevo che siamo sempre di più a questa gara...). Mi ci vogliono più di tre chilometri per agganciarmi al gruppo dell'1:50, ma una volta arrivato, mi attacco come una cozza ad uno dei due pacer. I palloncini svolazzano impazziti per il troppo vento, tanto che se ne volano quasi subito.

Il ritmo è costante, il passo tranquillo, anche se la pioggia comincia ad aumentare, fino a diventare pressante verso il decimo chilometro. Effettivamente, nei tratti in cui il vento e la pioggia diventano quasi irreali, lasciamo qualche secondo ed infatti alcuni chilometri li chiuderemo sopra i 5'15" (e questo risulterà fatale per il mio obiettivo...).

Oramai siamo arrivati al 10° Km, dove praticamente si passa in prossimità dell'arrivo. E qui, complice l'ennesima raffica di pioggia e vento (vedi foto in basso del gruppone in cui c'ero anche io), vedo tantissima gente dare forfait. Ora, io sono d'accordo sul fatto che pioveva tanto, ma siamo in gara, cavolo... stringi i denti e vai, senza dover rimanere con la scrupolo di non aver proseguito. Comunque ognuno la pensa come vuole, tant'è che io imperterrito dietro ai miei pacer, cerco anche di proteggermi da vento e pioggia.


Verso il 15° Km però il tarlo del timing comincia a farsi strada. Ho paura di essere un po' in ritardo; i miei apripista mi sembrano lenti, pur correndo sempre sotto i 5'13" per chilometro e allora decido di allungare. Penso che se riesco a stare davanti a loro, sicuramente il muro dell'1:50 sarà alle spalle.



La corsa continua in questo modo, con i miei pacer alle spalle, non so di quanto ed ho paura di girarmi e vederli sopraggiungere, e contemporaneamente la sensazione di riuscire a correre sotto i 5'10" con relativa facilità (alla vigilia non c'avrei mai creduto...) e così al 18° comincio a fare i conti tra tempo rimasto e metri da percorrere. Peccato però che la misurazione del mio Garmin non coincida con quella ufficiale della gara (alla fine segnerà 21,3 Km, altro fattore fatale per il mio obiettivo). Riesco ancora a correre tranquillamente, anche se arriviamo in zona d'arrivo, con quei micidiali e lunghissimi biscotti (non finivano mai accidenti...) e proprio qui mi rendo conto di aver fatto male i conti, che c'è qualcosa che non va...

All'ultimo biscotto scatta la mia mezza maratona virtuale, quella segnata dal Garmin, assolutamente sotto l'1:50, ma quella reale, quella che fa fede, deve ancora arrivare e senza neanche il gonfiabile del traguardo, lasciato sgonfio per il troppo vento, sembra ancora più lontana. Passo il traguardo in 1:50:22, incazzatissimo con tutto e tutti, ma consapevole di poter limare con estrema semplicità quei fottuti 23" e comunque contento di aver abbassato il personale di altri 3', che non è comunque male! 

E domenica si va al Tiburtino!!

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